RACCOLTA E ANALISI DELLE MICROMETEORITI

Una delle esperienze scientifiche più divertenti che possiamo svolgere a casa nostra è la raccolta e l’analisi delle cosiddette “micrometeoriti”, particelle submillimetriche di origine prevalentemente asteroidale che cadono continuamente sulla Terra.

Queste particelle, che distingueremo in micrometeoriti ferrose e in micrometeoriti rocciose o vetrose (a causa del loro aspetto vetroso simile all'ossidiana, una roccia vulcanica), possono essere raccolte e identificate anche da un dilettante con l'impiego di una semplice attrezzatura.

 

 

L'ATTREZZATURA NECESSARIA

Figura 1 - Una vaschetta di plastica.
Figura 1 - Una vaschetta di plastica.
Figura 2 – Un Microscopio
Figura 2 – Un Microscopio

 

 


Altro materiale necessario:

- Una o più vaschette di plastica per una superficie totale di circa 1 mq
- Un paio di aghi da cucito
- Una calamita
- Un sacchetto di plastica trasparente
- Un comune microscopio ottico                                                                                            - Acqua distillata
- Fogli di carta pulita

 


PROCEDIMENTO 


1)       Primo metodo

Per cercare queste microscopiche particelle, quasi perfettamente sferiche, che possono essere “ferrose” o “vetrose”, si preleva il materiale raccolto nelle grondaie del tetto di casa. Qui, però, non troveremo le micrometeoriti vetrose, che sono troppo leggere per rimanervi, e dunque per raccogliere quest'ultimo tipo di micrometeoriti useremo il sistema delle bacinelle.

Per estrarre le micrometeoriti ferrose dal materiale prelevato nelle grondaie si procede in questo modo:

a)       Stendere il materiale raccolto ben asciutto sopra un foglio di carta; Figura  3

b)       Sovrapporre sul materiale un secondo foglio di carta asciutto;  Figura    4

c)       Sistemare sopra il secondo foglio la calamita;

d)       Sollevare il secondo foglio con la calamita e depositare il tutto sopra un terzo foglio;

            e)   Allontanare la calamita e sollevare lentamente il secondo foglio.

              Sul foglio sottostante comparirà il materiale selezionato

 

 

 

 

 

Figura 3                                          Figura 4                               Figura 5

A questo punto si può esaminare piccole parti del materiale selezionato al microscopio.

Già a bassi ingrandimenti si potranno individuare le micrometeoriti ferrose, sotto forma di piccole sferette metalliche lucide, alcune con piccole depressioni sulla superficie, altre a forma di goccia (figure 6 – 7 - 8).

Figura 6                  Figura 7                    Figura 8                 Figura 9

La figura 9 mostra una micrometeorite vista al microscopio elettronico a scansione. È composta principalmente da barre di olivina (silicato di magnesio e ferro) e cristalli scheletrici di magnetite (ossido di ferro).


1)    Secondo metodo

Mettere sul terrazzo un’apposita “trappola”. In pratica, si tratta di porre all’aria, lontano da fonti di particelle metalliche delle bacinelle di plastica pulite con una superficie esposta di circa un metro quadrato. Si lasciano fuori finché non si riempiono di pioggia. Il periodo migliore per raccogliere micrometeoriti è quello degli sciami meteorici.

Dopodiché si lascia evaporare l’acqua dai recipienti e se ne raschia pareti e fondo con un ago disteso. Poi si poggia l’ago su un vetrino e lo si esamina al microscopio. Già a basso ingrandimento si potranno individuare le micrometeoriti ferrose, sotto forma di piccole sferette metalliche lucide, alcune con piccole depressioni sulla superficie, altre a forma di goccia (figure 6 – 7 - 8).

Oltre a queste particelle, si vedranno polline, cenere e – se si è fortunati – delle micrometeoriti vetrose, sferule praticamente perfette di colore vario, dal giallo al trasparente, al verdastro, al nero.

 

Per isolare le micrometeoriti ferrose dalle bacinelle si procede in questo modo:

        a)Si immerge il magnete protetto da una busta di plastica direttamente nell’acqua presente nelle bacinelle, spazzando lentamente le pareti e il fondo dei recipienti.
b) Poi si immerge la busta con il magnete in un recipiente pulito pieno di acqua distillata e si estrae il magnete dalla busta, che va agitata per far cadere sul fondo le crometeoriti.
c) Dopodiché si fa evaporare l’acqua ponendo il recipiente sul fuoco.
d) Poi si magnetizza un ago strofinandolo su un magnete per un minuto e dopo lo si struscia, coricato, sulle pareti e sul fondo del recipiente.

         e) Infine si pone l’ago sul vetrino portaoggetti e lo si esamina al microscopio.

                                      

                                                                                  Bassano Tironi

Associazione Astrofili di Cerreto d'Asti

A Cerreto è stato dedicato un asteroide della fascia principale. Si tratta di

"43881 Cerreto". L'asteroide 43881 Cerreto è stato scoperto nel 1995. Presenta un'orbita con un semiasse maggiore pari a 2,4403185 UA e  un'eccentricità di 0,1545156, inclinata di 3,07078° rispetto all'eclittica.

Nella sezione Asteroidi si trovano tutte le informazioni di dettaglio.